Un "Luogo della Memoria"

Il 28 settembre 2000, in occasione della visita a Cefalonia dell'allora Ministro della Difesa italiano on. Sergio Mattarella abbiamo realizzato una mostra fotografica sui luoghi del massacro degli italiani, avvenuto nel settembre del 1943 ad opera della Wehrmacht, che fu esposta sulla nave-anfibio "San Marco" della Marina Militare italiana.
Il 1° marzo 2001, per la visita a Cefalonia del Presidente della Repubblica italiana Carlo Azeglio Ciampi, la mostra fu allestita ad Argostoli nella navata della Chiesa cattolica di San Nicola.

Dal 1° luglio 2001 la mostra, divenuta ormai un piccolo museo o meglio un “Luogo della Memoria”, si trova in una piccola sala di appena 16 mq aperta al pubblico solo nei mesi estivi grazie al volontariato dei soci. La mostra-museo, inaugurata da uno dei 36 ufficiali superstiti dell'eccidio di San Teodoro (Fossa della Casetta Rossa) Nicola Ruscigno, ha avuto in questi anni migliaia di visitatori di diverse nazionalità - solo per ricordarne alcuni, oltre al Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano (il 25 aprile 2007) accompagnato dal Ministro della Difesa Parisi, citiamo: l'Ambasciatore della Slovenia in Atene, Borut Mahnic; l'Ambasciatore della Repubblica Federale Tedesca in Atene, Albert Spiegel; la regina del Belgio, Paola Ruffo di Calabria, con il re Alberto del Belgio, in visita privata a Cefalonia; e poi Sindaci, Assessori, Consiglieri regionali, provinciali, comunali.

Inizialmente, il titolo della mostra era semplicemente «La Divisione Acqui a Cefalonia», in seguito, poiché oltre al "dovere" della Memoria esiste anche il "diritto" che tutti, ma soprattutto i giovani, hanno alla Memoria , è stato aggiunto un sottotitolo «Dal passato un messaggio per un futuro di Pace» che è diventato il nostro principio ispiratore. Riteniamo, infatti, che la memoria di guerra costruisca pace e crediamo che occorra fare un passo in avanti rispetto al "semplice" ricordo ed alla commemorazione degli eventi tragici del passato: la Memoria deve divenire strumento affinché le future generazioni capiscano che la guerra non è mai ed in nessun caso "la soluzione". Vogliamo che la Memoria abbia un Futuro.